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Amicizia 5
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Prime relazioni, prime amicizie: la nascita dell’intimità

 

 

Le relazioni tra bambini sono straordinari racconti che brillano di creatività. Se un bambino piccolissimo esce dal guscio a partire da una relazione solida e dalla prospettiva di una risposta dal mondo esterno, allora quel bambino piccolo non si arrenderà mai, nemmeno quando sarà diventato adulto lui stesso o genitore a sua volta.

Angela (28 mesi) e Ambra 30 (mesi) arrivano al nido talvolta allo stesso orario, si cercano e spesso, quando Angela entra in stanza accompagnata per mano dalla sua mamma, Ambra corre verso di lei mostrando gioia ed entusiasmo di trovarsi insieme.

Angela le sorride e le si avvicina, le mette le mani al volto; Ambra dapprima la abbraccia poi la accarezza, la prende per mano, ricerca il suo sguardo e le parla dolcemente.

Anche quando non arrivano in stanza allo stesso orario, Ambra e Angela sono le prime a riconoscersi e salutarsi, chiedendo l’una dell’altra quando non si vedono, poiché si aspettano e attendono ancora.

Quando bambine e bambini del gruppo escono per andare in giardino o in laboratorio, Ambra e Angela si cercano e si prendono per mano, per il pranzo voglio sedersi allo stesso tavolo e anche in bagno desiderano stare vicine, si scambiano un libretto, si sorridono, si aiutano con atteggiamenti di cura e amorevolezza.

Amicizia 1

Nel gioco libero amano in particolare il contatto fisico e il riconoscersi nello sguardo l’una dell’altra, con tante sfumature e intensità.

Sin da subito hanno mostrato un interesse particolare per i libri, le immagini e la voce dell’adulto che racconta; da modalità più individuale inizialmente, la ricerca del libro è diventata un gioco e un momento di condivisione e di complicità: insieme scelgono un libro dalla libreria, lo sfogliano, indicano le immagini, si guardano e quando Ambra reinterpreta la storia a modo suo Angela sorride e nasconde il volto con emozione.

Capita che Angela richieda ad Ambra la condivisione di un libretto al momento di addormentarsi; nel prepararsi per andare a fare la nanna si aspettano e si aiutano nel riporre i vestiti nella propria cestina, entrano in stanza mano per mano, e nella fase che precede il sonno si cercano con lo sguardo e con la parola.

 

In diverse occasioni Ambra è di supporto ad Angela nel costruire un mondo immaginario, ma in molte altre Angela ricerca lo sguardo di Ambra che diviene per lei uno sguardo che abbraccia, accarezza, accende il pensiero.

Nel rapporto quotidiano, la coppia di bambine mantiene il suo legame e prosegue nei diversi contesti, si apre al gruppo spontaneamente, diventa modello di interazione per i coetanei.

L’amicizia tra le due bambine si è costruita saldamente nel tempo di tre anni di crescita al nido, con una evoluzione di modalità interattive, di cura e di rispetto, via via più complesse e inaspettate.

Un’amicizia che è stata alimentata e sostenuta da educatrici e da genitori attenti e responsivi, che condividono l’impegno e il piacere di sostenere la relazione per imparare a stare insieme e per imparare stando insieme.

Amicizia 2

Il mondo dei bambini abita vari contesti e pertanto rispecchia le realtà familiari, educative e sociali che condizionano la sua crescita, ma che il bambino e la bambina stessi stesso possono influenzare in una dimensione di reciprocità e di responsabilità comune e collettiva.

L’ambiente del nido rappresenta un luogo dove provare, nel gioco, una pluralità di dimensioni: la dimensione comunicativa gruppale, le relazioni tra bambini e educatori, le relazioni tra pari, le relazioni con più famiglie, le relazioni con l’esterno, l’ambiente e il territorio.

La crescita, lo sviluppo e l’apprendimento di bambine e bambini dipendono anche dalla costruzione di interconnessioni, di ponti in dialogo tra i bambini e le persone, in uno scambio continuo e reciproco, come elemento propulsivo per lo sviluppo e il benessere del bambino e del suo sistema di riferimento.

Le interazioni sociali significative, tra pari e tra i sistemi di appartenenza, sostengono quindi la motivazione ad apprendere, l’esplorazione, la curiosità, l’apertura verso l’altro e verso la diversità, la condivisione a livello ludico.

Apriamo gli occhi sul mondo dei bambini! Guardare con apertura l’intensità del fare dei bambini tra loro, sorprendersi delle competenze costruttive e creative che sanno mettere in gioco nella relazione, riconoscere il valore dell’esperienza e dell’apprendere nel rispetto dell’unicità dell’individuo: sono queste le strade possibili per entrare e stare nel gioco con il proprio bambino e la propria bambina, attraverso una comunicazione che sostiene il piacere di giocare e di esplorare.

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