L’infanzia per molto tempo non è stata al centro dei pensieri di chi progettava e realizzava edifici e capitava quindi di trovarsi a progettare spazi di vita del nido dentro strutture pensate per altro, con una mente adulta rivolta alla vita adulta.
Oggi non è più così: gli spazi di vita e educazione dei cittadini più piccoli sono progettati in aree pensate, al piano terra, con accessi liberi al verde ove possibile e in modo funzionale alla cura, al gioco e all’autonomia di bambine e bambini.
L’edificio che ci troviamo oggi a organizzare come nido d’infanzia, comunque, può essere adattato, secondo i suoi vincoli e le sue potenzialità, per dare il suo meglio nel benessere dei bambini e degli adulti che li accompagnano nel loro percorso di crescita e nel supportare i progetti educativi. Dipende, come sempre, da come noi adulti viviamo questi vincoli e potenzialità e da quanto riusciamo a cogliere, modificare, inventare osservando bambine e bambini.